La scrittura Seo Oriented è un tipo di scrittura specifica per facilitare il posizionamento delle pagine di siti web sui motori di ricerca grazie ai contenuti. Scrivere per posizionare i siti sui motori di ricerca non è facile ed è per questo che sono nate delle figure specializzate chiamate SEO copywriter. Ma andiamo più nello specifico per spiegarla.
Il SEO Copywriter
In generale, il SEO copywriter è una persona che si occupa di scrivere contenuti per i siti web, ottimizzati per i motori di ricerca. L’obiettivo è quello di aumentare la visibilità dei siti per la ricerca “organica”, ovvero per le ricerche fatte dagli utenti su Google, Bing e altri motori.
Doveroso quindi specificare il significato di ricerca organica. Trattasi dei risultati forniti dai motori di ricerca che comprendono siti posizionati senza aver dovuto pagare un costo per click, come nel caso dei risultati sponsorizzati che appaiono generalmente nelle prime 4 posizioni di Google.
Per fare questo, il Seo copywriter utilizza tecniche di scrittura specifiche, come l’inserimento di parole chiave strategicamente posizionate nel testo, l’utilizzo di titoli e sottotitoli che siano attraenti per i lettori ma anche ottimizzati per i motori di ricerca, e la creazione di contenuti di alta qualità e utili per gli utenti.
Inoltre, questa figura può essere coinvolta in altre attività di ottimizzazione per i motori di ricerca, come la creazione di metadati e la gestione delle campagne di link building.
I copywriter SEO, lavorano spesso a stretto contatto con gli esperti SEO per garantire che i contenuti che producono siano ottimizzati al massimo per le parole chiave individuate. I copywriter SEO possono anche essere coinvolti nella creazione di contenuti per i social media, nella stesura di comunicati stampa e nella produzione di altro materiale di marketing utile per aiutare a promuovere le aziende.
È importante notare che, mentre la scrittura SEO oriented può essere utile per aumentare la visibilità di un sito web, è anche importante che i contenuti siano di qualità e offrano un valore reale agli utenti. I motori di ricerca tendono a premiare i siti che forniscono contenuti di alta qualità e che soddisfano le esigenze degli utenti, quindi è importante che la scrittura SEO oriented venga utilizzata in modo equilibrato e non eccessivo.
Un esempio di scrittura SEO Oriented
Ecco un esempio di scrittura SEO oriented che potrebbe essere utilizzata per parlare di realizzazione di siti web.
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In questo esempio, sono stati inseriti alcuni elementi di scrittura SEO oriented, come le parole chiave “realizzazione siti web” e “progettazione e sviluppo siti web” e il richiamo all’importanza della facile usabilità e dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Tuttavia, il testo è stato anche scritto in modo da essere interessante e utile per i lettori, fornendo informazioni sui servizi offerti e su come questi possono aiutare le attività a crescere online.
Come avrai notato, il testo non utilizza delle chiavi secche come “realizzazione siti web”. Il testo è piuttosto discorsivo, per essere compreso e apprezzato anche dagli utenti e non solo dai motori di ricerca. Questo è perché gli algoritmi di Google sono ormai in grado di capire la semantica delle frasi, la correlazione e le co-occorrenze tra le varie parole.
Andiamo a capire quindi, il ruolo della semantica nella scrittura di testi SEO oriented.
Come sfruttare la semantica per la scrittura SEO Oriented?
La semantica è una parte importante della scrittura SEO oriented, poiché i motori di ricerca utilizzano algoritmi che tengono conto del significato e della correlazione delle parole e del modo in cui sono utilizzate all’interno di un testo. Ciò significa che è importante prestare attenzione alla scelta delle parole e alla loro disposizione all’interno del testo per ottenere il massimo beneficio dal punto di vista SEO.
Ecco alcuni modi in cui è possibile sfruttare la semantica per la scrittura SEO oriented:
Scegli parole chiave strategiche: le parole chiave sono parole o frasi che gli utenti inseriscono nei motori di ricerca per trovare informazioni online. Scegli parole chiave che siano pertinenti per il tuo argomento e che siano cercate frequentemente dagli utenti.
Utilizza sinonimi e parole correlate: i motori di ricerca danno peso alle parole correlate e ai sinonimi, quindi è importante includere queste parole nel testo. Ad esempio, se il tuo argomento è il “turismo sostenibile”, potresti includere parole come “viaggi responsabili” o “turismo eco-friendly” per ampliare la tua copertura semantica.
Sfrutta la gerarchia delle parole chiave: ancora oggi, i motori di ricerca danno più peso alle parole chiave che appaiono all’inizio del testo, nel titolo principale e nel sottotitolo rispetto a quelle che appaiono in fondo alla pagina. Quindi, se vuoi che una parola chiave specifica sia particolarmente importante per il tuo contenuto, assicurati di inserirla in un titolo o in un sottotitolo, nonché possibilmente nel primo paragrafo del testo.
Utilizza la co-occorrenza delle parole chiave: i motori di ricerca danno peso alle parole chiave che appaiono insieme in modo coerente all’interno di un testo. Spieghiamolo meglio…
Cosa significa co-occorrenza?
La co-occorrenza delle parole chiave si riferisce alla frequenza con cui le parole chiave appaiono insieme all’interno di un testo. I motori di ricerca tendono a dare più peso ai contenuti in cui le parole chiave appaiono in modo coerente e naturale, poiché questo indica che il testo tratta in modo accurato un argomento specifico.
Ad esempio, se stai scrivendo un articolo sulla “realizzazione di siti web responsive“, potresti utilizzare la co-occorrenza delle parole chiave per includere frasi come “progettazione di siti web responsive” o “sviluppo di siti web ottimizzati per dispositivi mobili“. In questo modo, stai utilizzando le parole chiave in modo coerente nel testo e stai fornendo una copertura semantica più ampia per il tuo argomento.
I termini progettazione, sviluppo, ottimizzati e dispositivi mobili, rappresentano le co-occorrenze della keyword principale (realizzazione siti web responsive), in quanto la accompagnano nel discorso e rappresentano un ampliamento semantico della stessa.
Utilizzare la co-occorrenza nei testi, può essere una tecnica efficace per aumentare il peso delle parole chiave e migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca. È sempre importante però fare attenzione a non esagerare utilizzando le parole chiave in modo innaturale.
Quali dovrebbero essere le linee guida da seguire per produrre contenuti di qualità e ottimizzati per la SEO?
Per produrre contenuti di qualità e ottimizzati per la SEO, di solito consigliamo di seguire queste semplici regole:
Scrivi per la gente e non per i motori di ricerca: Questa è la prima regola. Scrivere soltanto per fare SEO oggi non premia più. Se invece scrivi in maniera naturale, utilizzando le varie tecniche sin qui descritte, i tuoi contenuti saranno apprezzati sia dalle persone che dai motori di ricerca.
Scegli accuratamente le parole chiave: Scegli parole chiave che siano rilevanti per il tuo pubblico di riferimento. Includi queste parole chiave in modo naturale e coerente all’interno del testo.
Crea contenuti di qualità: Focalizzati sulla creazione di contenuti di qualità che siano interessanti, utili e informativi per il tuo pubblico di riferimento. Assicurati che il contenuto sia ben scritto, ben strutturato e facile da leggere.
Utilizza i titoli e i sottotitoli: Utilizza i titoli e i sottotitoli per organizzare il contenuto e per rendere il testo più facile da leggere. Includi le parole chiave quando li scrivi, per avere maggiori possibilità di essere classificato bene sui motori di ricerca.
Utilizza immagini e video: I contenuti per Google non sono solo i testi, ma anche contenuti multimediali come immagini, video e podcast. Aggiungi immagini e video al tuo contenuto per renderlo più interessante e coinvolgente. Assicurati di utilizzare le parole chiave nelle descrizioni delle immagini e dei video e di utilizzare attributi come il tag “alt” per le immagini.
Utilizza link interni ed esterni di qualità: Utilizza link interni ed esterni di qualità per fornire maggiori informazioni e per aiutare a far crescere il tuo sito. Se linki una risorsa esterna, fai che sia di qualità e che tratti un argomento coerente con il tuo testo. Se linki una pagina interna del tuo sito invece, fai che sia coerente con l’argomento che stai trattando e che costituisca un approfondimento. Ad esempio nel tuo articolo stai parlando di un ristorante che serve una carbonara fantastica. Un link interno coerente e che costituisce un approfondimento, può essere la pagina in cui hai pubblicato la ricetta della carbonara.
Utilizza una struttura di URL ottimizzata: Assicurati che le URL delle tue pagine siano brevi, semplici e contengano le parole chiave scelte.
Utilizza la meta description: Utilizza una meta description efficace, per aiutare gli utenti a capire cosa si troveranno davanti quando cliccheranno sul tuo sito durante la loro ricerca. Benché la meta description non influisce sul posizionamento, è utile per attrarre i visitatori.
Come fa Google a valutare i contenuti?
A questo punto è doveroso parlare di come fa Google a determinare la classifica tra le pagine web che contengono testi che concorrono per le stesse parole chiave. Come fa a dire che un contenuto è meglio di un altro? Google e gli altri motori di ricerca, non sono persone in grado di comprendere realmente un testo ed è per questo che si affida a specifici algoritmi, alcuni dei quali progettati per valutare la qualità e la pertinenza dei contenuti presenti sui siti Web.
Grazie a questi algoritmi, Google è in grado di utilizzare una serie di segnali che possono includere la presenza di parole chiave pertinenti all’interno del testo, la qualità e la pertinenza del contenuto rispetto alla ricerca dell’utente, la presenza di collegamenti esterni ed interni di qualità e la facilità d’uso della pagina Web.
Quindi è perfettamente (quasi) in grado di rilevare e penalizzare i contenuti di scarsa qualità o spam.
Ad esempio, l’algoritmo di Panda è stato progettato per identificare e penalizzare le pagine contenenti contenuti di bassa qualità, mentre l’algoritmo di Penguin è stato progettato per penalizzare i siti che utilizzano pratiche SEO scorrette, volte ad aggirare le sue linee guida.
Infine, l’algoritmo RankBrain per valutare la qualità dei contenuti in base al comportamento degli utenti. Ad esempio, se molti utenti cliccano su un risultato di ricerca e poi tornano indietro rapidamente per provare a consultare un secondo sito, per Google potrebbe indicare che il contenuto del primo sito non è stato utile o pertinente per loro. Questo comportamento se ripetuto da un numero considerevole di persone, probabilmente influirà negativamente sul posizionamento del primo sito nella classifica di ricerca.
Quali comportamenti degli utenti Google prende in considerazione come segnali, per valutare i contenuti e come influiscono sulle classifiche di ricerca?
Google interpreta il comportamento degli utenti come segnali per valutare i contenuti e questo ovviamente influisce (e influirà sempre di più) sulla formazione della sua classifica di ricerca.
Ecco alcuni esempi di segnali che Google può utilizzare:
Tasso di clic: Google può utilizzare il tasso di clic (CTR) per valutare la qualità dei contenuti. Un CTR elevato può indicare che il contenuto è rilevante e interessante per gli utenti, mentre un CTR basso può indicare il contrario.
Tempo di permanenza sulla pagina: Google può utilizzare il tempo di permanenza sulla pagina per valutare la qualità dei contenuti. Un tempo di permanenza elevato può indicare che il contenuto è interessante e utile per gli utenti, mentre un tempo di permanenza basso può indicare il contrario.
Frequenza di rimbalzo: Della frequenza di rimbalzo ne avevamo parlato prima, riferendoci al comportamento degli utenti che cliccano su un risultato sulla classifica di ricerca, per poi tornare rapidamente indietro perché si rendono conto che la pagina non soddisfa la loro intenzione di ricerca. Google utilizza questo parametro per valutare la qualità dei contenuti. Una frequenza di rimbalzo elevata può indicare che il contenuto non è stato utile o pertinente per gli utenti, mentre una bassa frequenza di rimbalzo può indicare il contrario.
Link interni e esterni: Google può utilizzare i link interni ed esterni per valutare la qualità dei contenuti. Un elevato numero di link da siti esterni di qualità verso una pagina del nostro sito, indica che il contenuto è rilevante e autorevole. Allo stesso modo, se diverse pagine del nostro sito linkano internamente quel contenuto, Google lo considererà gerarchicamente più importante delle altre pagine. Saper utilizzare sapientemente il link interni ed esterni, ad oggi è il modo più potente per posizionare bene un contenuto sui motori di ricerca.
È importante specificare che nessuno di questi segnali da solo è determinante per il posizionamento di una pagina web nei risultati di ricerca e che Google considera l’insieme di tutti questi segnali per determinare la sua classifica.
Altri consigli per aiutare i contenuti SEO Oriented a posizionarsi sui motori di ricerca
Quando la competizione per un determinato argomento è molto alta, potrebbe non essere sufficiente aver scritto un testo in maniera perfetta e approfondita, sfruttando tutte le tecniche della scrittura SEO oriented. In questo caso la differenza potrebbero farla altri fattori che comunque andrebbero curati a prescindere.
Velocità di caricamento delle pagine: Una bassa velocità di caricamento delle pagine può influire sul posizionamento del sito su Google. Utilizza strumenti come PageSpeed Insights di Google per verificare la velocità di caricamento delle tue pagine e per ottenere suggerimenti su come ottimizzarla. Ad oggi nella pratica, ottenere i valori richiesti da Google richiede l’utilizzo di server performanti e pratiche di ottimizzazione spinte a cui dedicare molto tempo per risolvere alcune inevitabili problematiche di visualizzazione. Il consiglio è di riuscire ad attestarsi su una buona velocità reale del sito quando si naviga e non impuntarsi a raggiungere il flag verde sul tool di Google. Personalmente ho raggiunto ottimi risultati anche senza l’OK del Google PageSpeed Insights.
Buona esperienza utente: Google prende in considerazione la qualità dell’esperienza utente sui siti per determinarne il posizionamento delle pagine. Fai in modo che il tuo sito sia facile da navigare, che le pagine siano facili da leggere e che il contenuto sia facile da trovare (sia per la versione desktop che per quella mobile).
Ottimizzazione per i dispositivi mobili: Google utilizza il mobile-first indexing, il che significa che il posizionamento di un sito su Google può essere influenzato dalla sua ottimizzazione per i dispositivi mobili. Assicurati che il tuo sito sia ottimizzato e facile da usare anche sui dispositivi mobili.
Revisione dei contenuti del sito: Se hai già implementato tutti i consigli descritti sopra e il tuo sito non si posiziona bene sui motori di ricerca, potrebbe essere il caso di fare una revisione dei contenuti. Cerca di identificare i contenuti che potrebbero essere obsoleti o di scarsa qualità e sforzati di aggiornarli o di rimuoverli. Inoltre, cerca di identificare altre opportunità per creare nuovi contenuti di qualità che possano attrarre nuovi visitatori e aiutare a far crescere il tuo sito.
APPROFONDIMENTI UTILI: