La maniera migliore per ottimizzare le pagine di un sito web è quella di ottimizzarle per soddisfare gli intenti di ricerca delle persone. L’intento di ricerca va a superare il concetto di keyword (parola chiave) ed è, ad oggi, il fattore più importante per posizionare il proprio sito su Google. Vediamolo più approfonditamente.
Cos’è l’intento di ricerca
L’intento di ricerca rappresenta il motivo per cui le persone utilizzano una parola chiave per cercare qualcosa su Google o altri motori di ricerca.
Nella realizzazione di un sito web o di una sua pagina specifica, nonché nell’ottimizzazione delle pagine già esistenti che però non performano come dovrebbero, scoprire quale sia l’intento di ricerca delle persone che cercano il prodotto o servizio che vendiamo è diventato fondamentale.
Cosa cercano queste persone? Perché lo cercano? La risposta a queste domande rappresenta l’intento di ricerca.
Potrebbero cercare informazioni su un determinato prodotto, oppure le recensioni di quel prodotto, oppure sono arrivati al punto di volerlo acquistare. Va da se che le pagine di riferimento di questo prodotto (o servizio), dovrebbero essere ottimizzate per soddisfare questi intenti di ricerca.
L’intento di ricerca non è una parola chiave
Sgombriamo subito il campo da questo equivoco: l’intento di ricerca non viene espresso con una parola chiave, piuttosto da tutta una serie di frasi chiave formulate in modi diversi.
Google è un motore di ricerca dotato di intelligenza artificiale (introdotta con l’algoritmo chiamato RankBrain nel lontano 2015) e come tale cerca di soddisfare le ricerche degli utenti cercando di capire, in base alle frasi digitate, cosa cercano le persone e di conseguenza, fornendogli le risposte migliori sotto forma di risultati della ricerca.
Capisci bene che ridurre il tutto all’ottimizzazione seo di una singola pagina ad un gruppo ristretto di parole chiave, diventa inefficace poiché non faremmo altro che comunicargli la generalità dell’argomento trattato.
Ad esempio, ottimizzare una pagina per la parola chiave “dieta”, per Google significa tutto e niente. E a fronte di questo, ti voglio far notare il perché, spiegandoti il concetto di consapevolezza.
L’intento di ricerca e la consapevolezza degli utenti
Immaginiamo il sito di un nutrizionista. Quali utenti potrebbero cercarlo su Google?
- Persone che vogliono mettersi a dieta, seguiti da uno specialista. Queste persone hanno la consapevolezza di aver bisogno mettersi a dieta per perdere peso ed hanno ben chiaro di doversi rivolgere a un nutrizionista. Il loro intento di ricerca è ben definito e probabilmente utilizzeranno chiavi che contengono le parole dieta e nutrizionista, seguite dalla località in cui vivono o dal nome di un dietologo.
- Persone che stanno pensando di mettersi a dieta. L’intento di ricerca di queste persone è quello di trovare informazioni sulle diete migliori che possono fare ma ancora non arrivano alla decisione di farsi seguire da un professionista. Molto probabilmente utilizzeranno parole chiave del tipo: come dimagrire velocemente, dieta migliore per dimagrire, eccetera, oppure il nome di una dieta che ha fatto un’amico/a o di una dieta di tendenza.
- Persone cha hanno altri problemi che apparentemente nulla hanno a che fare con il proprio peso. La nutrizione è un campo vasto che incide sulla nostra salute, a volte diventando determinante nella soluzione. Ad esempio chi soffre di dermatiti (che in realtà potrebbero rivelarsi delle intolleranze alimentari), diabete, ipertensione, gotta, eccetera. L’intenzione di ricerca di queste persone è diversa dalla ricerca di una dieta dimagrante, eppure un nutrizionista non dovrebbe trascurarla sul proprio sito web.
Abbiamo elencato 3 tipi diversi di intenti di ricerca diversi, ma tutti espressi da potenziali clienti di un nutrizionista. Capito ora l’importanza?
Le tipologie di intenti di ricerca
Come avrai notato dagli esempi appena fatti, vi sono diverse tipologie di intenti di ricerca. Queste sono state raggruppate in 5 gruppi specifici, che ci aiutano sia nella definizione della strategia SEO da adottare, sia nell’ottimizzazione delle pagine del nostro sito web. Ogni consulente SEO professionista, le tiene sempre presenti quando va a preparare una campagna di posizionamento su Google. Scopriamole.
- Informativo
- Navigazionale
- Transazionale
- Commerciale
- Locale
Intento Informativo
Il primo e più comune intento di ricerca è quello informativo. Si tratta di ricerche volta a raccogliere informazioni su un determinato argomento, prodotto o servizio. L’utente che esprime un intento di ricerca informativo ancora non è pronto ad acquistare un bel nulla. Ha la percezione di ciò che ha bisogno e si sta informando sulla soluzione migliore.
Per questo deve essere considerato un profilo da trascurare? Assolutamente NO. Anzi è forse il miglior tipo di utente a cui rivolgerci per farci conoscere, proporgli la nostra soluzione e cercare di convincerlo che è quella che fa al caso suo.
Una pagina web creata per questo tipo di utente dovrebbe essere ricca di contenuti di qualità in grado di soddisfare il suo intento di ricerca (quindi fornirgli tutte le info di cui ha bisogno), fargli percepire l’affidabilità del proprio brand e della propria soluzione.
Intento navigazionale
L’intento navigazionale invece è quello che ci garantisce maggiori possibilità di trasformare l’utente in cliente. Quando una persona esprime un intento navigazionale significa che già si fida abbastanza della tua soluzione.
Ma cos’è questo intento navigazionale? È la ricerca espressa con il nome di un sito o di un professionista.
Ad esempio, molte persone quando vogliono acquistare qualcosa online, digitano direttamente la parola Amazon. Cercano il sito di Amazon e non altro, perché hanno bisogno di acquistare qualcosa e sanno che li la troveranno sicuramente e la riceveranno il giorno successivo.
Allo stesso modo, tornando sull’esempio del nutrizionista, digitare “nutrizionista + nome del nutrizionista” (cercano quel nutrizionista e non altri), rappresenta una ricerca con intento navigazionale.
Posizionarsi su Google con una chiave del genere è molto facile e costa davvero poco tempo implementare il sito con questo intento di ricerca. Il problema casomai è arrivare a far cercare il proprio sito o il proprio nome da utenti che non ci conoscono, ma a questo si sopperisce con il lavoro sugli intenti informazionali.
Intento transazionale
Quali utenti utilizzano un intento transazionale durante le loro ricerche su Google? Tutti quelli che hanno già la consapevolezza di cosa gli serve e che cercano di ottenerla con il miglior rapporto qualità-prezzo. Può trattarsi di un prodotto nel caso di un e-commerce, oppure di un servizio.
A loro volta queste ricerche possono essere espresse con frasi che contengono parole come “miglior prezzo” o “economico”, oppure con il tipo di prodotto o servizio specifico (es. Scarpe da calcio Adidas Predator, Nutrizionista dieta chetogenica, eccetera).
Intento Commerciale
Simile all’intento transazionale ma con le persone che cercano più opzioni invece di concentrarsi su una specifica. Potrebbero non essere pronti per l’acquisto immediatamente, ma stanno valutando quali sono i migliori prodotti o servizi che potrebbero acquistare in futuro.
Quindi le parole chiave utilizzate potrebbero essere di tipo comparativo (comparazione prodotti o servizi) espresse con chiavi come “miglior + prodotto/servizio”, “recensioni + prodotto/servizio”, “confronto + prodotto/servizio”.
Per avere successo con l’intento commerciale dobbiamo essere competitivi sul rapporto qualità-prezzo o, in caso contrario, godere già di una certa autorevolezza e affidabilità sul web. Nessuno comprerebbe un paio di scarpe a 10 euro in più, ma se siamo ritenuti affidabili, forniamo il cambio merce gratuito in caso di taglia sbagliata o siamo più veloci nelle spedizioni rispetto ai competitor, quel gap diventa irrilevante.
Intento Locale
L’intento locale può essere inglobato in tutti e 4 gli intenti precedentemente descritti, con la differenza che è un tipo di ricerca fatta nell’ambito della propria zona. I risultati di questo tipo di ricerca vengono influenzati da come abbiamo fatto la nostra attività di SEO Locale e sono di solito espressi nel local pack e nella mappa di Google.
Per le attività commerciali locali, è uno degli intenti da curare maggiormente perché ha grandissime potenzialità di successo.
Le parole utilizzate per questo intento di ricerca sono ad esempio: “realizzazione siti web Roma”, “Ristorante Milano”, “Farmacia più vicina a me”, “Albergo in zona”, eccetera.
Perché conoscere gli intenti di ricerca è così importante?
Esistono per lo meno 3 importantissime ragioni per conoscere gli intenti di ricerca delle persone e ottimizzare le pagine del proprio sito web per questi.
- Maggior visibilità su Google
- Maggior numero di clienti/conversioni
- Maggior autorevolezza del proprio marchio
Spieghiamo perché.
Maggior Visibilità su Google
Google attribuisce importanza all’intento di ricerca, poiché il suo obiettivo principale è fornire agli utenti i risultati più pertinenti e maggiormente utili. Creare pagine in grado di dare soluzioni alle intenzioni di ricerca significa quindi riuscire a posizionarsi per moltissime parole chiave. Ma non solo…
Se stai offrendo il contenuto giusto per la soddisfazione dell’intento di ricerca dell’utente, vedrai aumentare il tempo di permanenza sul sito e il numero di click alla tua pagina, che per Google rappresentano segnali di qualità a cui reagirà migliorando il posizionamento di quella pagina nella classifica di ricerca.
In parole povere, Google da questi segnali capisce che stai fornendo soluzioni di qualità agli utenti e di conseguenza ne aumenta la visibilità.
Maggior numero di clienti/conversioni
Quando soddisfi gli intenti di ricerca degli utenti, questi rimangono più tempo sul tuo sito e non sentiranno il bisogno di cercare altre info navigando su altri siti. Questo spesso si traduce nella concreta possibilità di trasformare l’utente in cliente (o lead se è di questo che si va in cerca).
Maggior autorevolezza del proprio marchio
Portando la pagina a soddisfare in pieno gli intenti di ricerca degli utenti, giocoforza si finirà nelle prime 10 posizioni di Google e perché no, anche in cima alla classifica. A questo punto la tua pagina sarà diventata autorevole agli occhi di Google ma allo stesso tempo lo starà diventando anche agli occhi degli utenti. Quando un sito domina la classifica di Google per tanto tempo, automaticamente l’utente lo percepisce come affidabile per l’acquisto di beni o servizi.
Come ottimizzare una pagina per gli intenti di ricerca?
Per spiegare come ottimizzare una pagina per soddisfare gli intenti di ricerca ci vorrebbe un libro (un libro piccolo perché non è un trattato di fisica quantistica, ma pur sempre tante pagine).
Qui però cercherò di darvi un paio di consigli fondamentali da cui partire con successo.
Fondamentalmente si tratta di capire che tipo di intento vogliamo soddisfare, definire quali sono questi intenti e poi di produrre i contenuti in grado di soddisfarli ( testo, immagini descrittive, video).
Il passo più semplice (e gratuito) da fare consiste nell’andare su Google e scrivere la chiave di riferimento.
Nell’esempio sotto ho scritto semplicemente dieta e, come potete notare, è apparso anche un box contenente le domande più comuni fatte intorno a questo argomento.
Quelle stesse domande rappresentano alcuni intenti di ricerca che, se idonei al nostro scopo, possiamo sfruttare per la produzione dei nostri contenuti.
Un altro modo è utilizzare dei tool online come ad esempio Answer the Public che funziona più o meno allo stesso modo ma divide gli argomenti secondo la regola delle 5 W.
Speriamo di avervi dato qualche spunto per migliorare le vostre pagine web, ottimizzandole per soddisfare gli intenti di ricerca.
Nel caso invece aveste bisogno dell’aiuto della nostra agenzia SEO o dell’ottimizzazione del vostro sito web per Google, contattateci per una prima chiacchierata gratuita e senza impegno.
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