Realizzare un sito web, oggi come oggi, è un’impresa che possono compiere tutti coloro abbiano almeno una discreta manualità con un qualsiasi sistema creato allo scopo. Basta un minimo di studio e di impegno per padroneggiare sufficientemente dei CMS come Flazio, Winx o wordpress.com. Ma tra realizzare un sito web e fare in modo che si trovi su Google, c’è di mezzo il mare. Come amo dire, il posizionamento sui motori di ricerca di un sito è tutto un altro sport.
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Perché il mio sito non si trova su Google?
Premetto che l’articolo è dedicato a imprenditori con poche conoscenze tecniche e che quindi, utilizzerò un linguaggio semplice e assolutamente NON tecnico, per cercare di far capire i concetti base.
Il mio sito non si trova su Google è una delle affermazioni più comuni tra gli “apprendisti” webmaster che popolano i forum ed i gruppi facebook dedicati alla SEO.
SEO sta per Search Engine Optimization, che tradotto significa Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. La SEO è quella disciplina che si occupa del posizionamento sui motori di ricerca dei siti web. In parole povere, serve per far trovare su Google i siti.
Ed è proprio la SEO la componente di cui sono sprovvisti i siti che non si trovano su Google. Puoi realizzare il sito più bello del mondo ma se nessuno lo trova, sarà stato un lavoro completamente inutile.
Cosa deve fare allora chi si domanda “perché il mio sito non si trova su Google”? Semplice: mettersi a studiare e fare pratica con la SEO. Oppure, rivolgersi ad una Web Agency specializzata in SEO.
Perché un sito non si trova su Google
La maggior parte dei casi in cui un sito non si trova su Google, dipende da un errore di base commesso nel momento della progettazione. Sempre che tu abbia progettato il sito prima di metterti a realizzarlo.
Di solito Google e gli altri motori di ricerca, riescono ad indicizzare tutti i nuovi siti. Ma non sempre un sito indicizzato è un sito che si trova su Google. Anzi…
Però la mancata indicizzazione è senza dubbio una causa possibile. In questo caso, c’è qualcosa che non va a livello tecnico. Basta ad esempio avere un’istruzione “noindex” nel file robots.txt del sito per impedire a Google di indicizzare le pagine del sito. Ma questa è un’ipotesi remota. Di solito, tutti i CMS, non impostano di default il noindex. Piuttosto potrebbe trattarsi di errore umano che, le persone che non sanno nemmeno cos’è il noindex, difficilmente commettono.
Più probabile allora che il sito non si trova su Google perché costruito in maniera sbagliata.
Gli errori che commettono i principianti
Se il tuo sito non si trova su Google, molto probabilmente avrai commesso degli errori in fase di costruzione, oppure perché Google lo giudica meno autorevole rispetto a siti della tua stessa nicchia già esistenti.
Partiamo dalla prima ipotesi.
La scelta del sistema di costruzione del sito

WordPress è uno dei CMS migliori per riuscire a posizionare un sito su Google
Per prima cosa, bisogna fare attenzione alla scelta del sistema con cui si effettua la realizzazione di siti web.
Sistemi come Wix, Flazio e altri simili, sono molto facili da utilizzare, ma presentano delle forti limitazioni lato SEO. Con questi CMS, non è possibile avere il controllo su tutto ciò che dovrebbe essere personalizzato a livello di codice e di ottimizzazione SEO. Spesso presentano anche piccole sezioni dedicate alla SEO ma che ormai sono obsolete, come la presenza del campo relativo alle meta keywords (elenco di keywords con cui ci si vorrebbe posizionare su Google – questo parametro oggi è ignorato da tutti i motori di ricerca, quindi è inutile).
Questi sistemi possono andar bene per un blog o per coloro i quali non hanno interesse a competere su Google per farsi trovare sopra i siti della concorrenza. Non certo per un sito aziendale.
Se vi apprestate a realizzare un sito per conto vostro, utilizzate CMS più adatti come WordPress, Joomla! o Drupal. Ci sentiamo di consigliare soprattutto WordPress, perché è potente e facile da imparare ad utilizzare (almeno per i piccoli blog).
La ricerca delle parole chiave (keywords research)
Nel momento in cui avete realizzato il sito avete studiato quali sono le parole con le quali le persone cercano un’attività come la vostra sui motori di ricerca? Se siete andati a naso, o se avete utilizzato parole troppo “tecniche” che un utente medio non conosce, purtroppo avete fatto un errore.
Prima di progettare un sito è necessario sapere chi è il nostro target e quali parole utilizza per cercare i nostri prodotti.
Per farvi capire meglio, immaginatevi dal meccanico… lui inizia dirvi che si è rotto il regolatore di pressione sul flauto della camme e voi molto probabilmente non ci starete capendo un tubo.
Poi vi spiega meglio che si è rotto quel dispositivo che invia la benzina agli iniettori e finalmente riuscite a capire che non arriva benzina al motore (cavolo, ecco perché la macchina non partiva più!).
Ecco, quando vi rivolgete al pubblico, meglio spiegare che la benzina non arriva al motore piuttosto che parlare di regolatori e flauti.
Sempre che invece non vi dobbiate rivolgere a tecnici del vostro settore come nel caso del B2B.
L’attività di ricerca delle parole chiave su cui impostare il vostro sito, si chiama Keywords Research.
La progettazione del sito

Come progettare un sito web seo friendly
Se già avete realizzato il vostro sito che non si trova su Google con WordPress, analizzatene la struttura. Il sito dovrebbe avere una struttura a piramide, con le pagine su cui puntate maggiormente al vertice e le altre che devono avere la funzione di spingere i vertici attraverso dei collegamenti ipertestuali (link interni).
Se il sito è formato da tante pagine isolate tra loro, impedite a Google di passare dall’una all’altra e questo poi si riflette in negativo sulla visibilità nei risultati di ricerca. Collegate le vostre pagine con dei link interni, sfruttando anche la possibilità di creare articoli per far raggiungere le pagine più importanti da più parti del sito.
L’importanza dei contenuti
Spesso, i siti che non si trovano su Google, hanno solo poche paginette istituzionali: home, chi siamo, dove siamo, cosa facciamo e contatti. Al giorno d’oggi questo non può bastare. Google ha fame di contenuti e solo attraverso essi sarà possibile farsi notare e cercare di comparire nella sua classifica di ricerca.
Attraverso i contenuti dobbiamo far capire a Google che siamo ferrati sulla materia che trattiamo. Per questo è importantissimo avere un blog interno al sito. Sul blog potremo scrivere articoli che spiegano quello che facciamo, cosa facciamo e tutti gli argomenti correlati alla nostra attività.
Gli articoli dovranno essere esaustivi perché oltre a doverci far notare da Google, dobbiamo trasmettere la nostra autorevolezza anche a chi ci legge.
Un contenuto esaustivo su un determinato argomento, consentirà al sito di iniziare a posizionarsi sui motori di ricerca con molte parole chiave a coda lunga (frasi composte da almeno 3- 4 parole) che rappresenteranno solo l’inizio del nostro piano per il raggiungimento della visibilità su Google.
L’autorità del sito

Conquistare autorevolezza su Google equivale ad ottenere visibilità online
Come spiegato nel paragrafo precedente, abbiamo bisogno di acquisire autorevolezza agli occhi di Google. Per farlo avremo bisogno di produrre contenuti originali, freschi e interessanti, non scopiazzati qui e la.
Il comportamento degli utenti mentre leggono il vostro articolo, dirà poi a Google se il vostro sito merita di essere posizionato più avanti o più indietro. Se gli utenti si soffermano a leggerlo e cercheranno di saperne di più, navigando altre pagine del vostro sito, Google capirà che evidentemente qualcosa di buono il vostro sito la contiene. E vi premierà con un posizionamento migliore.
I contenuti sono alla base della SEO attuale. Non produrne o produrli di scarsa fattura, vi farà domandare ancora una volta “perché il mio sito non si trova su Google?”.
Sito Lento
La lentezza di un sito è un fattore da non sottovalutare. Google si è evoluto al punto di arrivare a capire dal comportamento degli utenti se un sito merita di occupare i vertici della sua classifica o meno. Se il sito è lento gli utenti si stancheranno di attendere per visualizzare le pagine e vireranno senza indugio verso un sito più performante per avere le informazioni desiderate.
Spesso l’altro sito è quello della concorrenza. Da qui è chiaro che la lentezza di un sito può compromettere il numero delle vendite o dei contatti da acquisire per le proprie attività di marketing.
È quindi necessario ottimizzare il sito per renderlo veloce e per farlo occorrono competenze tecniche evolute che solo un SEO specialist o uno sviluppatore possono garantire. Ma c’è un altro fattore che influenza la velocità e su cui si può avere il controllo senza essere un tecnico: la scelta dell’hosting. Hosting con temi di risposta rapidi costituiscono già la metà del lavoro da fare. Noi abbiamo scelto Siteground e i risultati sono davvero apprezzabili.
Consulenza Web Gratuita
Il nostro consiglio è quello di prenotare una consulenza web gratuita di 30 minuti per capire se e come migliorare il posizionamento del vostro sito web su google.
DWeb è un’agenzia specializzata nella realizzazione siti web e del loro posizionamento sui motori di ricerca. Siamo a Valmontone, in provincia di Roma. La consulenza web può essere telefonica o via Skype ed è utile per avere una panoramica specifica sul vostro sito web lato SEO.
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