Scommetto che anche tu hai un bel sito web, dinamico, interattivo, fighissimo! Pero…non frutta nulla; non porta quel ritorno sull’investimento (ROI) che speravi. Ti sei mai domandato il perché? E come fare in modo che il tuo sito internet riesca a massimizzare il ROI? Ecco i consigli del nostro specialista SEO.
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La SEO per ottimizzare il sito web e massimizzare il ROI
La SEO è sicuramente l’investimento principale per chi vuole migliorare la visibilità su Google del proprio sito web; in altre parole, per chi vuole che il proprio sito internet raggiunga gli obiettivi per i quali è stato realizzato.
Io so già che quando dico SEO tu già sai di cosa parlo. Sai benissimo che si tratta di un’attività di ottimizzazione del sito per renderlo il più visibile possibile sui motori di ricerca (forse quello che non sai è che la visibilità è solo il mezzo per raggiungere l’obiettivo reale, quello di guadagnare).
So anche che la SEO, vista dal di fuori, sembra una materia aleatoria, impalpabile durante l’attività, che siccome porta risultati nel medio-lungo periodo, non sempre si ha la pazienza di aspettarli, proprio perché non è un’attività che si può “toccare”.
Proprio questa sua essenza impalpabile, chi non è del mestiere tende a non percepire la mole di lavoro che c’è dietro, i problemi e gli ostacoli da superare. Di conseguenza viene sottovalutata e sottostimata dalla maggioranza degli imprenditori.
Ma fidati quando ti dico che è l’unica strada per ottenere una visibilità continuativa nel tempo sui motori di ricerca e massimizzare il ROI. Al di la dei social, al di la delle campagne ADS a pagamento, al di la di tutto quello che puoi inventare, se vuoi essere visibile su Google e gli altri motori di ricerca con costanza nel tempo, devi solo fare SEO sul tuo sito web.

Schermata Google Search Console
Quanto costa fare SEO sul proprio sito web
La SEO è un ottimo investimento per qualsiasi attività che voglia guadagnare con il proprio sito internet. Ma quanto costa fare SEO? Quanto costa un’agenzia SEO che faccia tutto il lavoro per te? Dipende…
Ci sono agenzie che attirano i clienti con pacchetti SEO e promettono le prime posizioni su Google in poco tempo. Spesso queste offerte sono accompagnate da prezzi bassi… decisamente troppo bassi.
La promessa di essere in prima pagina di Google in poco tempo e il prezzo basso per l’attività, sono i primi due indicatori che devono portarti a non fidarti. Immagino che il campanellino d’allarme nel tuo cervello scatti quando ti trovi davanti a qualcosa del genere. È naturale. Ecco, fidati del tuo istinto.
Anche se il prezzo è talmente basso che ti potrebbe portare a dire: ci provo, al limite ho buttato soltanto x euro, quegli euro li butterai davvero. E ti spiego anche perché.
Queste offerte di solito dietro nascondono:
- investimento di parte dei tuoi soldi in campagne ADS a pagamento, che ti porteranno immediatamente in cima alla classifica di Google e qualche piccolo risultato fino a quando il budget non si esaurisce
- utilizzo di tecniche seo black hat, efficaci probabilmente nel breve periodo ma che comportano il rischio di vedere il tuo sito bannato da google quasi irrimediabilmente.
Ti conviene? Sei sicuro che così riuscirai a massimizzare il ROI?
Una buona agenzia SEO di solito è un po’ costosa, ma quando investi in SEO , investi nell’essere visibile, nel diventare un leader del settore, nell’assicurarti di consolidare la tua reputazione, stare al passo con il mercato e altre cose .
Investire in SEO significa, se fatta bene, ottenere visibilità con i proprio sito nel lungo periodo, ma anche mantenere quella visibilità per molto tempo, garantendosi così visite e ritorno sull’investimento.
E torniamo alla domanda con cui è iniziato questo paragrafo: quanto costa fare SEO?
Sono costretto a ripetere “dipende”. Dipende da quanto lavoro va fatto sul sito per ottimizzarlo. Dipende da quanto è forte la concorrenza su Google. Dipende dal tipo di risultato che si vuole ottenere. Dipende dalla qualità della SEO che vuoi fare.
Sono tutti fattori da considerare per rispondere alla domanda “quanto costa fare seo”, ma considera che con un’agenzia seria, non te la caverai con cifre al di sotto dei 3 zeri. Ma solo questo tipo di investimento, nel medio-lungo periodo, ti porterà a guadagnare cifre a 4 e 5 zeri.
Come provare ad ottenere questi risultati per massimizzare il ROI?
Identifica gli obiettivi per massimizzare il ROI
Non ci possono essere risultati senza obiettivi. Quindi la prima cosa da fare è stabilire quali sono.
Quando lavoriamo qui a Roma in Dweb, nella realizzazione di ogni sito web, chiediamo ai nostri clienti quali siano i loro obiettivi e quanto budget possono metterci a disposizione per raggiungerli. In base alle loro risposte prepariamo un piano alla loro portata che gli consenta di massimizzare il ROI il più possibile.
A volte c’è abbastanza budget per fare tutto e subito. Altre volte il lavoro e i relativi pagamenti vengono spalmati durante tutto l’arco dell’anno, per non precludergli la possibilità di guadagnare con il proprio sito. Altre volte ancora, quando non c’è budget per la SEO, facciamo quello che è possibile per rendere il sito SEO Friendly in maniera tale che possa essere correttamente indicizzato su Google e Bing.
GLOSSARIO: Indicizzazione e posizionamento sono due cose diverse: l’indicizzazione prevede che tutte le pagine del sito siano correttamente acquisite dagli indici dei motori di ricerca. L’attività di posizionamento invece mira a posizionare il sito nella parte alta di Google per quante più parole chiave possibile (in altre parole l’obiettivo è essere ricercabili, visibili e autorevoli)
Ma torniamo agli obiettivi.
Ogni sito web deve avere degli obiettivi perché gli obiettivi sono sempre misurabili. Ad esempio, l’obiettivo principale del tuo sito Web può essere la vendita di prodotti o la creazione di una lista di iscritti alla newsletter. In questi casi, si può utilizzare Google Analytics per poter misurare le entrate o la quantità di persone che si sono iscritte alla tua newsletter. Sono solo due esempi tra le tante possibilità di misurazione esistenti.
La percentuale di raggiungimento di questi obiettivi, ci aiuterà a capire come sta andando la nostra attività SEO e ci permetterà di migliorarla. Senza identificare a monte gli obiettivi, rimarremmo senza la possibilità di ricevere feedback che ci aiutano a capire se stiamo facendo bene o se stiamo sbagliando qualcosa.
Sai chi sono i tuoi clienti?

Buyer personas
Una volta identificati gli obiettivi è necessario andare ad identificare chi sono i tuoi clienti. Per farlo, la tecnica migliore è quella di creare delle “buyer personas” e creare contenuti sul sito che siano indirizzati a loro.
Quindi è indispensabile capire cosa vogliono per poter capire quale tono di voce utilizzare e il tipo di contenuto da creare. Infatti spesso vengono creati contenuti, anche buoni, per indicizzare e posizionare il sito, ma se quei contenuti non sono quello che cercano i clienti, avrai solo perso tempo e denaro.
L’errore più comune che le aziende fanno è quello di lavorare per centrare i propri obiettivi, non sapendo quali siano i bisogni e i desideri del proprio target di clienti. Perché mai un cliente in target dovrebbe acquistare da te se non hai capito tu per primo cosa gli serve? Questo è il motivo per cui, conoscere chi sono, è importante.
Una volta identificati i bisogni dei clienti, è ora di passare alla fase di definizione delle tue buyer personas, ovvero la descrizione di persone immaginarie che rappresentano il tuo target. Ovviamente non devi definire il tratto del clienti perfetto che tu desideri, ma basarti su una raccolta di informazioni, interpellando vari tipi di persone che potrebbero essere potenzialmente interessate ai tuoi prodotti o servizi. Puoi approfondire il discorso sulle buyer personas su questa pagina.
Quindi, quando crei i contenuti, fai in modo che siano adatti alla tua buyer personas per renderli più personali e convincenti. Le buyer personas non ti aiutano solo in termini di contenuti, ma ti aiutano anche a entrare nella mente del tuo mercato di riferimento, in modo da poter passare alla ricerca di parole chiave mirate ed efficaci.
La ricerca delle parole chiave
Bene. Ora conosci il tuo pubblico di destinazione. A questo punto, il prossimo step per massimizzare il ROI grazie alla SEO è la ricerca delle parole chiave (keywords research).
Partendo dai dati in tuo possesso, puoi iniziare utilizzando tools appositi, da quelli più semplici come Answer the Public a quelli più complessi come SemRush o SeoZoom.
Utilizzando questi strumenti, ti basterà partire da una singola parola chiave per vedere sviluppato tutto un elenco di keywords basate sulla pertinenza e sul volume di traffico che generano ogni mese sui motori di ricerca.
Un piccolo esempio di quanto dico. Immaginiamo che tu abbia una clinica privata in un certo posto (tralasciamo il discorso seo locale che ti propongo di approfondire con questo video).
La tua clinica propone visite specialistiche come ad esempio endocrinologia. Partendo ad esempio da una buyer personas che soffre di tiroidite, puoi attirarla sul tuo sito con contenuti utili sull’argomento che poi la rimandano alla pagina degli appuntamenti per una visita dall’endocrinologo.
È un piccolo esempio per farti capire che è inutile sbattersi tanto per posizionare la clinica solo con il nome e con la chiave visite specialistiche, ma conviene andare a cercare quelle persone che hanno uno specifico problema a cui daremo una soluzione con il sito (la prenotazione della visita dallo specialista).

Schermata tool per la ricerca delle parole chiave
L’importanza dei contenuti
Ora che hi estrapolato le tue keywords, se vuoi massimizzare il ROI, è arrivato il momento di utilizzarle per attirare traffico al tuo sito. La maniera migliore non è quella di inserirle a casaccio lungo le pagine principali ma di pensare a un percorso ideale da far fare al potenziale cliente.
Proprio per questo, è usuale utilizzare un blog interno al sito, grazie al quale, attraverso i contenuti ottimizzati per la varie parole chiave, si attira traffico da Google.
Ma è fondamentale attirare traffico qualificato attraverso contenuti di qualità, contenuti cioè di reale utilità per il lettore.
Utilizzare articolini scarni, realizzati tanto per scrivere e infilarci dentro keywords a caso non funzionerà. Perché???
- Google non li posiziona: ogni argomento è stato trattato su internet. Se non hai cose interessanti da dire, Google preferirà mostrare in prima pagina chi invece lo fa.
- Effetto rimbalzo: se i tuoi articoli sono poco interessanti, ovvi, scontati e non risolvono il problema per il quale è nata la ricerca delle persone, semmai google li mostrasse, sarà la gente a bollarli come inutili e lo farà capire anche a Google. Come? Chiudendo dopo pochi secondi la tua pagina. Google rileva questo segnale e ne deduce che il contenuto non è degno di essere mostrato sulla classifica di ricerca (almeno nelle prime posizioni)
Un contenuto di qualità, deve soddisfare l’intenzione di ricerca della buyer personas. Solo così avrai la possibilità di soddisfare quella delle persone reali.
I contenuti di qualità sono una parte integrante della strategia SEO in quanto attirano clienti al sito, aiutano a rendere il tuo marchio conosciuto e autorevole e a farsi considerare un leader del settore.
L’obiettivo è anche quello di mostrare alle persone che sai di cosa stai parlando, che hai le risposte alle loro domande e che condividi volentieri quelle risposte con il tuo pubblico.
I contenuti di alta qualità ti aiutano anche a guadagnare posizioni su Google perché le persone, apprezzandone i concetti, con il loro comportamento daranno segnali positivi al motore di ricerca (aprono la pagina, ci stanno sopra il tempo necessario per leggerne i contenuti e magari continuano a navigare il sito per approfondire).
Quindi ricorda che benché stiamo lavorando per emergere tra i risultati dei motori di ricerca con il nostro sito web, non dobbiamo mai perdere d’occhio il nostro target reale: le persone.
Stai pur sicuro che se le persone apprezzano i tuoi contenuti, lo farà anche Google.
Link? Si grazie!
Veniamo quindi al discorso link. Una materia a cui sono allergici quasi tutti i clienti. Un’attività costosa che nessuno vuole sostenere.
Cosa sono i link? Si tratta di collegamenti tra più siti o, nel caso di linking interno, tra due pagine dello stesso sito.
I link interni sono fondamentali per la SEO del tuo sito, perché oltre a creare approfondimenti reindirizzando il lettore da una pagina ad un altra che tratta l’approfondimento, vengono utilizzati per far capire a Google quali pagine sono più importanti rispetto alle altre. In una strategia di posizionamento può servire a far uscire su Google una determinata pagina X per una certa keywords Y.
I link esterni sono un di più. Sono collegamenti al tuo sito provenienti da altri siti. Ogni collegamento è solitamente un segnale positivo per Google che quindi tenderà a migliorare il posizionamento della pagina linkata per la sua chiave focus e per le sue correlate.
L’ho semplificata molto ma per trattare questo argomento servirebbe molto più spazio e molto più tempo. Non posso racchiuderlo tutto in un paragrafo.

Sul sito A (a sinistra) è presente un collegamento (link) al sito B (a destra)
A cosa possono servire i link esterni verso il tuo sito web?
Beh…se il tuo sito è giovane o nuovo possono accelerare il processo di posizionamento. Se invece ti trovi a concorrere per le prime posizioni di una keywords su cui non riesci a spuntarla, possono costituire un boost che ti porta a scavalcare la concorrenza.
Il problema di tutti gli imprenditori è che ottenere link (in gergo link building) costa e anche molto. Costa di più della realizzazione del sito.
Ottenere link spontaneamente, con siti che si collegano ad una nostra pagina fatta davvero bene, è difficile ma succede. Maggiore sarà la qualità dei contenuti, maggiore sarà la possibilità di ottenere questo tipo di link a costo zero. Ma più spesso per ottenere un link si da qualcosa in cambio.
Innanzi tutto bisogna pagare al copywriter il costo degli articoli che realizza, da utilizzare per essere pubblicati su altri siti. Se si ha la possibilità di essere ospitati da un sito gratuitamente, gli articoli devono anche essere fatti particolarmente bene altrimenti chi ci ospita non riceve valore in cambio del link.
Ma più di frequente i link si comprano. Lo fanno quasi tutti. Come funziona? Funziona che si individuano una serie di siti da cui vorremmo ricevere il link, si contattano le redazioni o i proprietari e si pattuisce un prezzo. A quel punto si inviano i pezzi da pubblicare alle redazioni di questi siti e loro provvedono a pubblicarli inserendo i link alle pagine che tu gli indichi.
Quanto detto, rende la link building l’attività più costosa della SEO. Ma anche, ad oggi, l’attività più rapida ed efficace per posizionarsi su Google e gli altri motori di ricerca.
Se volessi fare link building, stai attento ai siti che scegli. Ci sono diverse guide sulla link building in giro, cercale e fatti un’idea di come muoverti. Da parte mia spero di parlarne a breve su questo sito.
Nota: non tutti i siti sono adatti alla tua link building. Se prendi un link da un sito penalizzato o da uno di scarso valore, probabilmente non otterrai nessun risultato. Testate giornalistiche, siti a tema con il tuo o siti generici con a loro volta una robusto profilo di link alle spalle, sono l’ideale.
Velocità di caricamento delle pagine
Immagina di ottenere una visita da Google. L’utente fa click sullo snippet di ricerca che porta al tuo sito perché ritiene che hai qualcosa di utile da dirgli. Poi entra e deve aspettare una lunga sequenza di secondi prima di poter utilizzare la pagina. Sai qual è la reazione più probabile? Che prima che avvenga il miracolo dell’apertura, l’utente torna indietro e visita il sito del competitor.
La velocità di caricamento delle pagine quindi deve essere ottimizzata per garantire a te la visita di un potenziale cliente e all’utente una piacevole esperienza di navigazione, tale da soddisfare la sua ricerca sotto tutti i punti di vista, sia informativo che di usabilità.
Ricorda sempre che quando ottimizziamo un sito, non lo stiamo ottimizzando solo per i motori di ricerca. Lo stiamo ottimizzando anche per le persone.
Quindi, l’obiettivo dovrebbe essere quello di garantire che il tuo sito web soddisfi le esigenze degli utenti e che sia sufficientemente accessibile da consentirgli di ottenere la risposta che sta cercando. Anche questa attività è parte della SEO e concorre a massimizzare il ROI.
È tempo di misurare il ritorno sull’investimento (ROI)
Ora che hai completato tutti i passaggi, una domanda sorge spontanea. Ma come faccio a misurare il ritorno sul mio investimento sulla SEO?
Ricordi all’inizio qual è stato il primo consiglio? Quello di identificare i tuoi obiettivi. Ecco, con il tempo, man mano che vai avanti con la SEO, puoi misurare il ROI attraverso il raggiungimento delle varie tappe intermedie che hai inserito all’interno dei tuoi obiettivi.
Se l’obiettivo era quello di vendere un tot di merce al mese a partire dal sesto mese di SEO, i risultati ti diranno se hai lavorato bene. Idem per altri tipi di obiettivi. Volevi 100 iscritti alla tua newsletter ogni mese? Controlla. Se non hai raggiunto gli obiettivi devi solo aggiustare il tiro, rianalizzare e correggere ciò che non è andato e sicuramente grazie ad una buona SEO potrai sicuramente riuscire a massimizzare il ROI.