Seo è l’acronimo inglese di Search Engine Optimization che significa Ottimizzazione per i Motori di Ricerca.
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Quali sono i motori di ricerca?
Il principale motore di ricerca, quello che in Italia è utilizzato dal 90% delle persone, è GOOGLE. Seguono BING (di microsoft) e il recentissimo DUCKDUCKGO (motore di ricerca europeo che promette una navigazione anonima e sicura). Gli altri, come Yahoo ad esempio, prendono i dati dai database di Bing o di Google.
Per questo, quando si parla di SEO, ci si riferisce soprattutto a quelle attività da fare per comparire il più in alto possibile nella classifica di ricerca di Google con il proprio sito web.
Qual’è lo scopo di chi fa SEO?
La SEO è una parte importantissima del web marketing.
L’azienda che intende intraprendere una campagna SEO è perché vuole farsi trovare in RETE dagli utenti che cercano i servizi o i prodotti che propone.
Quando dico vuole farsi trovare, intendo farsi trovare in tutte le forme con le quali ha implementato la propria presenza online:
- SITO WEB
- SCHEDA CON MAPPA (GOOGLE MY BUSINESS)
- VIDEO YOUTUBE
- ECCETERA
In sostanza, per ottenere la massima visibilità in rete, si ha bisogno principalmente di occupare, con il proprio sito web, le prime posizioni di Google con parole chiave strategiche.
Scelta delle Parole Chiave
Ad esempio, un’azienda che fa assistenza caldaie, potrebbe voler stare in prima pagina di Google con la chiave secca ASSISTENZA CALDAIE (che è ricercata in media, 1000 volte al mese in Italia).
Cercare di raggiungere le primissime posizioni con questa chiave però potrebbe essere un’attività che non vale la pena di fare. Infatti a quel punto, si potrebbe venire contattati da persone che vivono in luoghi non raggiungibili dai nostri servizi/prodotti.
L’alternativa migliore è quella di associare alla parola chiave la località. Se ad esempio la propria attività si svolge a Roma, posizionandosi con la chiave ASSISTENZA CALDAIE ROMA – vol. ric. medio 1600 ricerche mensili – (ma poi vedremo più avanti come la ricerca locale possa fare anche a meno del nome della città), si avranno:
- MAGGIORI POSSIBILITÀ DI ARRIVARE IN PRIMA PAGINA
- UN PUBBLICO TARGETTIZZATO PER LOCALITÀ
COMPITO del SEO Specialist è, in fase di pianificazione della campagna, quello di consigliare l’azienda o il libero professionista nella SCELTA STRATEGICA DELLE PAROLE CHIAVE migliori per il suo business.
In base alle parole chiave scelte, si potrà e dovrà costruire o ristrutturare il sito web aziendale.
Il Concetto moderno di parola chiave
Voglio fare una precisazione in merito al concetto di PAROLA CHIAVE. Alcuni anni fa, bastava riempire una pagina di un sito di parole chiave per iniziare la scalata alla classifica di Google.
Oggi il concetto di parola chiave si è FUSO con quello di INTENZIONE DI RICERCA.
L’intenzione di Ricerca
Se io vado su Google e cerco “interruttori bipolari”, sulla prima pagina della ricerca organica troverò tutta una serie di tutorial su cos’è e come si collega questo dispositivo.
Un’azienda che vende interruttori bipolari e che voglia primeggiare su Google con questa parola chiave, troverà difficoltà ad emergere perché il motore di ricerca associa alla keyword un’intenzione di ricerca precisa: sapere come funziona un interruttore bipolare.
Se invece digito “interruttore bipolare bticino magic” avrò come risultati tutte aziende che vendono questo interruttore. L’intenzione di ricerca è dunque di tipo transazionale.
Qual è il tuo intento per quella parola chiave? Informare o vendere? La risposta a questa domanda determinerà la parola chiave su cui puntare.
Da qui si evince chiaramente che non si tratta più di essere primi su Google con una parola chiave, ma essere primi su Google per un determinato argomento affrontato con uno specifico INTENTO DI RICERCA.
LOCAL SEO
La maggior parte di voi, ha una propria attività ed i suoi primi clienti sono quelli che abitano in zona.
Per questa tipologia di attività, una buona strategia SEO, deve prevedere la possibilità di far trovare sul web il prodotto/servizio dell’azienda alle persone che vivono sul territorio.
Google My Business, il contenitore dove troviamo anche le mappe di Google, serve proprio a questo.
Compito della LOCAL SEO è ottimizzare al meglio sia la scheda Google My Business, che il sito web dell’azienda per le ricerche locali.
Prima abbiamo fatto l’esempio del TECNICO DALLE CALDAIE, la cui clientela si concentra nella città di Roma e abbiamo visto come sia meglio posizionarsi con la chiave “Assistenza Caldaie Roma” piuttosto che la chiave secca “Assistenza Caldaie”.
Ma sappiamo anche che moltissime persone cercano semplicemente “Assistenza Caldaie” perché danno per scontato che Google gli restituisca qualcosa vicino casa.
Proprio grazie all’attività di LOCAL SEO, questo avviene tranquillamente.
Provate voi stessi sui vostri dispositivi a cercare le 2 chiavi sopra citate e verificate.
Ad oggi, un’azienda che vive con i guadagni provenienti soprattutto dal territorio, non può esimersi dal fare LOCAL SEO.
Esistono diverse tecniche per primeggiare nella Local SEO e devono essere implementate tutte. Una delle più importanti però è sicuramente il meccanismo delle recensioni. Più recensioni positive si ricevono, più Google si fida a mostrare il box della mappa con la tua attività (featured snippet). Incoraggiarle, è compito anche del proprietario dell’attività.
Vocal Search
In questo contesto si pone anche la Vocal Search (ricerca vocale), un nuovo modo di fare ricerche online che si basa sul linguaggio naturale e sfrutta dispositivi come lo smartphone, Google Home ed Alexa.
Il meccanismo alla base della vocal search è un’intelligenza artificiale che tenta di capire le frasi formulate nel linguaggio parlato naturale.
Così la ricerca può trasformarsi dallo scrivere: ASSISTENZA CALDAIE ROMA
Al dire: Ok Google, CERCAMI UNA DITTA CON RECENSIONI A 5 STELLE CHE FA ASSISTENZA CALDAIE IN ZONA.
La vocal search è già il presente e presto soppianterà la ricerca scritta. Per questo è necessario anticipare i tempi e implementare sul proprio sito web una ottimizzazione SEO mirata allo scopo, per battere la concorrenza in questa nuova forma di competizione sui motori di ricerca.
Universal Search
Google è molto cambiato da quando è nato. All’inizio era un motore di ricerca che proponeva solo dei risultati alle chiavi di ricerca digitate.
Oggi è molto di più. Con l’introduzione di quella che si chiama Universal Search, le possibilità per ogni azienda sono aumentate. Nella universal search troviamo:
- Risultati organici
- Risultati a pagamento
- Mappe
- Shopping
- Viaggi
- Voli
- News
- Libri
- Finanz
- Hotel
A seconda del proprio tipo di attività, l’azienda può comparire quindi, non solo nei risultati organici e in quelli a pagamento, ma anche negli altri tipi di ricerca.
Ogni giorno Google apporta delle migliorie al proprio motore di ricerca e non è lontano il giorno in cui anche i negozi fisici che hanno un sito web, potranno comparire in Google Shopping alle persone che cercano qualcosa nell’area circostante la sede del negozio (negli USA è già in sperimentazione)
Il tutto si trasforma in ulteriori possibilità che con una buona campagna SEO si possono cogliere.
Come può fare tutto questo la SEO?
Ma come fa la SEO a permettere tutto questo?
Chi fa SEO seriamente, studia il funzionamento dei motori di ricerca, sperimenta continuamente nuove tecniche ed è sempre aggiornato sui meccanismi che regolano il mondo della ricerca sul web.
Per ogni tipo di obiettivo, sono previste determinate attività.
Tutto parte dallo studio della classifica di ricerca per le chiavi di interesse, dallo studio della concorrenza e da quello delle persone potenzialmente interessate dal prodotto/servizio che l’azienda vende.
Si passa poi alla realizzazione del sito web che deve essere strutturato in maniera gerarchica, dando maggior rilevanza alle pagine che devono attrarre il potenziale cliente e quelle di vendita del prodotto/servizio.
Il sito web deve rispondere a tutte le richieste del motore di ricerca:
- Garantire una buona esperienza di navigazione agli utenti (velocità e facilità di consultazione)
- Fornire informazioni ed approfondimenti realmente utili all’utente (intrattenerlo)
- Contenere contenuti di qualità non scopiazzati
- Ricevere link o citazioni da altri siti (per essere considerato più autorevole)
- Altro….
Google valuta queste cose e confronta il sito con altri, stilando la propria classifica di ricerca. Il vincente troverà posto in prima posizione e poi via via tutti gli altri.
EAT
In quest’ottica, riveste un’importanza fondamentale l’EAT, ovvero le 3 componenti che un sito/brand deve avere per essere considerato di qualità:
- Esperienza (quanto chi scrive è esperto nella materia)
- Autorevolezza (quanto è autorevole il brand/autore che fornisce i contenuti)
- Fiducia (quanto gli utenti si fidano di quel che è scritto sul sito)
Come fa Google a stabilire i gradi di Esperienza, Autorevolezza e Fiducia?
Attraverso il comportamento degli utenti.
Se ad esempio su 1000 persone che visitano il sito, 999 si intrattengono solo 10 secondi e poi ripetono la ricerca per trovare risultati migliori, probabilmente non si ha nessuna delle 3 caratteristiche.
Se ci sono utenti che citano un articolo del nostro sito su altre fonti, per Google è un segnale EAT positivo.
Da questo si ricava che incrementare la propria EAT è una delle prime cose da fare quando si mette in piedi un progetto online.
FUNNEL
Ma come fare se appunto il progetto è nuovo? Come fare se sinora il sito esistente ha prodotto solo poche visite? Come fare se non si ha il tempo per riuscire ad aumentare la propria EAT?
È a questo punto che può essere fondamentale utilizzare la tecnica del FUNNEL.
Quando si è all’inizio, se si ha la necessità di cominciare a fare subito affari sul web, si può rimediare all’assenza di traffico sul sito attraverso l’utilizzo di annunci sponsorizzati.
Questi annunci, se mirati a far entrare i potenziali clienti in un “imbuto” (FUNNEL), potranno garantire guadagni quasi immediati, da reinvestire (volendo) nell’attività SEO.
Questa combinazione permette di avere immediatamente dei risultati e al contempo di avere fondi da investire nella SEO. Quando il sito sarà nelle prime posizioni di Google, allora i guadagni inizieranno ad entrare anche dal traffico organico (Gratis) e si potrà decidere di:
- Sospendere il funnel
- Creare un nuovo funnel per un nuovo prodotto/servizio
- Tenere in piedi il funnel per continuare ad acquisire clienti sia da questo che dal sito
Estratto dal Digital Bootcamp di Colleferro del 25 Novembre 2019 organizzato da DWEB , realizzazione siti internet, web marketing e SEO a Valmontone (Roma).